Il Modello Tavistock e la Infant Observation
Il Modello Tavistock viene adottato in Italia ad opera di Martha Harris. Il modello della mente proposto da Freud (1956-1939) è stato arricchito dal concetto di mondo interno e da altri importanti presupposti teorici sul funzionamento mentale infantile proposti da Melanie Klein (1882-1960) e sviluppati ulteriormente da vari psicoanalisti post kleiniani (per esempio, il concetto di identificazione proiettiva, la teoria delle relazioni oggettuali e degli oggetti interni).
Il terapeuta impara a concentrare la propria attenzione sul mondo interno della persona fin dal primo incontro, utilizzando la propria capacità osservativa, la sensibilità emotiva ai fenomeni transferali, la capacità autoanalitica, maturata dalla propria analisi personale e una comprensione dello sviluppo e dell’intelligenza legata alla vita emotiva e di relazione del piccolo paziente.
In particolare, ciò che contraddistingue la formazione clinica degli psicoterapeuti infantili Tavistock è l’Osservazione Clinica del Neonato, per un periodo di due anni (dalla nascita fino al’età prescolare), in un contesto familiare normale che consente di riflettere sulla nascita e sullo sviluppo della mente in relazione ai processi corporei, alle variabili ambientali e alle prime interazioni con le figure di attaccamento.
La Formazione dello Psicoterapeuta dell'Età Evolutiva secondo il Modello Tavistock
Fasi della Formazione Tavistock:
- Completamento in maniera soddisfacente del corso biennale di studi di “Osservazione e di Applicazione dei concetti psicoanalitici al lavoro con Bambini, Adolescenti e Famiglie”, con le relative Infant Observation (condotte per due anni su due bambini di età diversa e cioè da 0 a 2 anni e da 3 a 5 anni);
- Completamento in maniera soddisfacente della scuola di specializzazione (quadriennale) in Psicoterapia Psicoanalitica per Bambini, Adolescenti e Famiglie, Modello Tavistock (Ricon. Minist. con decreto N. 94A7113, 24 Ottobre 1994, riconfermato il 12 Luglio 2001).
- Partecipazione ai seminari teorici;
- Supervisione individuale e settimanale di tre casi di psicoterapia intensiva, con tre bambini di tre età diverse (prima infanzia, seconda infanzia e adolescenza), seguiti per almeno un anno di cui uno per almeno due anni, nonché la presentazione dei relativi paper finali;
- Discussione, durante i seminari clinici con gli studenti e un supervisore docente del corso, di almeno sei casi di psicoterapia non intensiva con bambini e adolescenti;
- Discussione durante i seminari clinici di un lavoro di psicoterapia con i genitori di bambini in trattamento;
- Tirocinio nell’ambito delle convenzioni attivate dalla scuola con strutture pubbliche, riconosciute nel campo della salute mentale;
- Analisi personale con un analista membro della S.P.I. o dell’I.P.A. della durata di almeno 4 anni.
Differenze tra Psicologo e Psicoterapeuta
Lo Psicologo
è un professionista che opera sia nel settore privato (come libero professionista o esercitando in strutture private e/o convenzionate), che nel settore pubblico (Aziende U.S.L., Servizi socio-sanitari dei Comuni, Province, Regione ed altri Enti locali), per promuovere il benessere dei singoli individui, delle famiglie e delle comunità. L’azione dello psicologo ha l’obiettivo di favorire il cambiamento, potenziando le risorse e accompagnando gli individui in determinati momenti di difficoltà.
Secondo la definizione data dalla legge n. 56 del 18.2.1989: “La professione di Psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione/riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali ed alle comunità; comprende, altresì, le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito” (art. 1).
In Italia per diventare psicologo ed esercitare la professione è necessario compiere tutte le seguenti tappe:
- conseguire la laurea quinquennale in Psicologia (specialistica o secondo il vecchio ordinamento);
- svolgere un tirocinio della durata di un anno con la supervisione di un tutor professionista iscritto all’Albo che vigili sulla formazione del neolaureato, lo accompagni e lo sostenga;
- conseguire l’Abilitazione all’esercizio della professione mediante Esame di Stato e iscriversi nella sez. A dell’Albo degli Psicologi.
Il profilo professionale dello psicologo in Italia è normato da una legge specifica. Chiunque non abilitato all’esercizio della professione, utilizzi strumenti e atti tipici dello psicologo, compie un reato ed è pertanto perseguibile per abuso di professione.
Per chi richiede interventi psicologici è importante affidarsi a un professionista regolarmente iscritto all’Ordine, che in forza di tale iscrizione è soggetto all’osservanza di un preciso Codice deontologico a garanzia dell’utente e della correttezza professionale della prestazione.
Per accedere alle Aziende Sanitarie e ad Ospedali Pubblici occorre un’ulteriore specializzazione quadriennale in psicoterapia, presso Istituti di Psicoterapia pubblici (universitari) o accreditati riconosciuti dal MIUR con apposito decreto. Tali istituti hanno lo scopo di impartire agli allievi una formazione professionale idonea all’esercizio dell’attività psicoterapeutica, secondo un indirizzo metodologico e teorico-culturale riconosciuto in ambito scientifico, sia nazionale che internazionale. L’accesso può avvenire successivamente al conseguimento di una laurea magistrale/specialistica in Psicologia o in Medicina e Chirurgia, e all’iscrizione al rispettivo albo professionale.
Lo Psicologo Infantile
o dello sviluppo e dell’educazione si occupa dell’infanzia e delle difficoltà incontrate dai bambini durante le diverse e difficili fasi dello sviluppo cognitivo, psico-affettivo e socio-relazionale. Lo Psicologo che si occupa di bambini e adolescenti, lavora anche con i genitori e con gli insegnanti, aiutandoli a capire quali siano le cause e le possibili soluzioni del disagio manifestato.
Lo Psicoterapeuta
ha una specifica specializzazione di almeno 4 anni dopo la laurea, che permette di offrire al paziente un percorso di cura per affrontare diversi tipi di sofferenza psichica, disturbi del comportamento, assetti non funzionali della personalità, secondo modelli teorici di riferimento e uso di tecniche specifiche, accreditati dalla comunità scientifica.
L’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinata pertanto ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione in psicoterapia almeno quadriennali, attivati presso scuole di specializzazione universitarie o istituti riconosciuti dal MIUR con apposito decreto.
L’Ordine degli Psicologi cura poi le registrazione degli psicoterapeuti in appositi elenchi, dopo averne acquisito la certificazione.
Lo Psicoterapeuta dell’Età evolutiva
ha una conoscenza approfondita e specifica dell’infanzia (prima e seconda) e dell’adolescenza, nonché delle problematiche genitoriali.